Un maestro fiammingo nella Cattedrale sabina

Un maestro fiammingo nella Cattedrale sabina

23 p. Mottetti

“Liber quintus motectorum Raynaldi Del Mel chori Ecclesiae Cathedralis, ac Seminarij Sabinensis praefecti, ab illustrissimo et reverendissimo domino Gabriele sanctae Romanae Ecclesiae cardinali Paleoto episcopo Sabinensi deputati. Quae partim senis, partimque octonis, ac duodenis vocibus concinuntur”.Vale Manliani Calendis Martij MDXCV.

Con queste poche righe di dedica ed una pagina fotocopiata del V Libro dei Mottetti, inviatami sul mio profilo di facebook da un musicologo di Rieti, il maestro Angelo Fusacchia, quelle che per me erano solo notizie fram­mentarie, rinvenute qua e là, e che rilevavano la presenza di un compositore fiammingo qui in terra Sabina, quelle notizie, ripeto, diventano certezze storiche avallate da una serie di documenti che sto cercando di sviscerare. Il fiammingo in questione si chiama Rinaldo del Mel (1554-1598)

Da quando ho iniziato a dirigere il Coro “G. Carissimi” di Maglia­no, ho avuto sempre un tarlo che giorno dopo giorno scavava dentro di me, soprattutto quando, girando per gli innumerevoli borghi che popolano questa terra, ho scoperto che un notevole gruppo di compositori tra il XVI ed il XVII secolo sono vissuti o nati in terra Sabina o ad essa vicina. Se posizioniamo la punta di un compasso nel punto di incontro tra le province di Rieti-Viterbo-Terni, e disegnassimo un cerchio di poche decine di chilometri, circoscriveremo un’area che, a cavallo dei sopracitati secoli, comprendeva una schiera di compositori, alcuni dei quali membri a pieno titolo della “Scuola Romana”, che faceva capo a Giovanni Pierluigi da Palestrina, e che sono stati Maestri di Cappella o Maestri di Corte in diverse città europee. Di seguito trascrivo l’elenco, in rigoroso ordine alfabetico, le località con a fianco i nomi dei compositori: Civita Castellana: Virgilio Mazzocchi (1597-1646); Gallese: Teofilo Gargari (1570-1648) e Marco Scacchi (1602-1685); Narni: Felice Ane­rio (1564–1614) e Giovanni Francesco Anerio (1567-1630); Nepi: A. Stradella (1639-1682); Otricoli: Marzio Erculei (1627-1706); Ronci­glione: Massenzio Domenico (??-1650) e Tullio Cima (1595?-1678?); Soriano: Francesco Soriano (1548-1621); Stronco­ne: Asprilio Pacelli (1570-1623); Tarano: Alessandro Capece (1573-1636); Rieti Giuseppe Ottavio Pitoni (1657-1743); Vallerano: G. Ber­nardino Nanino (1560-1623) e Giovanni Maria Nanino (1544-1607). Questi compositori sono nativi delle rispettive località elencate, mentre a Magliano Sabina Rinaldo Del Mel, nativo di Mali­nes, cittadina delle Fian­dre, vi arriva dopo un lungo peregrinare tra le varie città e corti europee: dalla Corte del Duca di Lorena a Maestro di Corte a Lisbona, da Roma nel 1580, allievo del Palestrina, alla Cattedrale di Chieti (1583), a Venezia, quindi a Rieti (1584), quando riceve l’incarico di Maestro di Cappella della Cattedrale reatina.

Qui viene licenziato per le troppe assenze durante i vari servizi ai quali doveva presenziare, come conseguenza di ciò rientra nelle Fiandre.

Il cardinale Gabriele Pa­leotti, come scrive il Baini in una pubblicazione del 1898 in Memorie storico-critiche della vita e delle opere di Giovanni Pierluigi da Palestrina, divenuto cardinale della Cattedrale dei Sabini nel 1591, appena terminato il restauro della Cattedrale stessa, diede l’incarico di Maestro di Cappella a Rinaldo Del Mel assumendo anche l’incarico di insegnante di musica, il primo in assoluto, presso il Seminario Sabino appena finito di costruire.

Rimase a Magliano fino al 1597, anno in cui fece ritorno nella propria casa nelle Fiandre, e dove mori nel 1598. Pubblicò decine di libri di madrigali, mottetti a 3, a 6 e ad 8 voci, ha scritto diverse messe anche a 12 voci, cantate da tre cori contemporaneamente, tipico questo della Scuola Veneziana.